martedì 28 settembre 2010

La grande truffa sui libri di scuola (riserva frazionaria funzionamento e considerazioni)

Dal libro di scuola di mia figlia “ITALIA EUROPA MONDO percorso di diritto ed economia per il biennio” di Maria Rita Cattani Paravia Editrice pagina 396
(Riporto testualmente copiato)

Il moltiplicatore dei depositi

Che scopo si propone la “riserva di liquidità” ?
Le banche non possono destinare a credito tutto il denaro depositato presso le loro casse, altrimenti potrebbero ritrovarsi nell’impossibilità di soddisfare eventuali richieste di prelievo. Devono perciò tenere a disposizione una determinata percentuale dei loro depositi, la cui entità è stabilita dalla Banca Centrale (nel nostro paese dalla Banca d’Italia), percentuale che prende il nome di riserva di liquidità. E’ intuitivo che più bassa è questa percentuale , maggiori sono le somme che le banche possono concedere a credito e più alte quindi le possibilità di investimento delle imprese: attraverso la possibilità di dare a creditotutto l’ammontare monetario che eccede la riserva obbligatoria, infatti, le banche , reagendo fra di loro sono in grado di moltiplicare la moneta esistente, creando moneta bancaria.

In che modo il moltiplicatore dei depositi realizza l’aumento della moneta circolante ?
Spieghiamoci con un esempio.
Ipotizziamo che, esistendo una percentuale di riserva obbligatoria pari al 10% dei depositi, un soggetto A depositi 100.000 Euro in banca. Questa dovrà versare alla Banca Centrale 10.000 Euro e potrà prestare 90.000 Euro all’imprenditore B. Questi utilizzerà il prestito per pagare un suo fornitore C, il quale depositerà i 90.000 Euro presso una banca di sua fiducia. Tale banca dovrà trattenere sotto forma di riserva obbligatoria 9.000 Euro,, potendone dare in prestito 81.000 al soggetto D, e così via fino ad arrivare a zero.
Se riflettiamo sull’esempio, ci rendiamo conto che, a fronte di un deposito iniziale di 100.000 Euro, grazie alla possibilità di concedere credito al di là della riserva di liquidità, le banche creano moneta bancaria per un importo pari 90.000euro, più 81.000 e così via. La quantità totale di moneta che si crea attraverso questo meccanismo, chiamato moltiplicatore dei depositi, è costituita dalla somma dei depositi successivi al deposito iniziale.



Questo sistema è comunemente conosciuto (per dir la verità, molto poco) come sistema a riserva frazionaria.
Vediamo gli effetti pratici di questo sistema:
Seguendo l’esempio del libro con una riserva del 10% attraverso questo meccanismo il sistema bancario crea da un deposito iniziale di 100.000 euro, assommando a tale deposito il denaro virtuale creato sotto forma di prestiti, un totale di 1.000.000 di euro.
Poniamo che il sistema bancario presti il denaro virtuale creato(900.000 euro) ad un tasso d’interesse del 5% , al termine convenuto per la restituzione di tale prestito il sistema bancario vedrà rientrare nelle proprie casse un importo pari a 945.000 Euro.
Sommandolo al deposito iniziale avrà nelle proprie casse 1.045.000 euro, dovendo restituire al depositante iniziale 100.000 euro più gli interessi maturati , poniamo un 2% tenendo conto che la banca ha un ovvio differenziale fra il tasso richiesto sui prestiti e quello dato sui depositi, restituirà 102.000 euro.
Quindi tirando le somme 1.045.000 euro(totale deposito iniziale più crediti derivanti dal denaro virtuale creato e relativi interessi) meno 102.000 euro(deposito iniziale più interessi) abbiamo un utile netto per il sistema bancario di 943.000 euro.

Veniamo ora alle considerazioni su questo sistema:
La banca ottiene profitti enormi
Creando crediti per se da un deposito iniziale non suo, teoricamente la banca potrebbe partire dal nulla e dal nulla generare profitti.
Cito due esempi storici per fa r capire la potenzialità di questo sistema :
Tratto da The Money Masters http://www.signoraggio.com/pdf/signoraggio_isignorideldenaro.pdf
9. La Banca del Nord America
Denominata “Banca del Nord America”, la nuova banca ricalcava da vicino il modello della Banca d’Inghilterra. Ad essa fu consentita la pratica della riserva frazionaria, cioè poteva prestare denaro che non possedeva e applicare su di esso degli interessi. Se io e voi facessimo una cosa del genere saremmo accusati di frode - un reato. Lo statuto della banca richiedeva la costituzione di un capitale iniziale di 400.000 dollari versati da investitori privati. Quando però Morris non fu in grado di trovare il denaro, egli utilizzò spudoratamente la propria influenza politica per ottenere che venisse depositato dell’oro nella sua banca, oro che era stato prestato all’America dalla Francia.
Quindi, egli prestò questo denaro a sé stesso e ai suoi amici per reinvestirlo nelle azioni della banca e, come per la Banca d’Inghilterra, alla Banca del Nord America fu dato il monopolio sulla valuta nazionale.

11. La Prima Banca degli Stati Uniti
Alla banca fu dato il monopolio dell’emissione della moneta americana anche se l’80% delle sue azioni sarebbe stato di proprietà di azionisti privati. Il rimanente 20% sarebbe stato acquistato dal governo degli Stati Uniti ma la ragione non era quella di dare al governo una fetta della torta: si
trattava di fornire il capitale iniziale dell’ 80% agli altri proprietari. Cos・come per la vecchia Banca del Nord America e la Banca d’Inghilterra prima di allora, gli azionisti non pagarono mai l’ammontare complessivo delle loro azioni. Il governo americano corrispose i suoi 2 milioni di dollari iniziali in contanti e quindi la banca, grazie al vecchio trucco della riserva frazionaria, iniziòa concedere prestiti ai propri investitori statutari in modo da che essi potessero disporre dei rimanenti 8 milioni di dollari di capitale necessari per questo investimento senza rischi.

Come si può vedere il sistema bancario può usare la riserva frazionaria addirittura per generarsi dal nulla utilizzando capitali non suoi (prima con l’oro di Stato ,nel secondo caso con il denaro di stato).

Diverso sarebbe se la banca prestasse soldi propri, ovvero coperti da un controvalore in beni materiali due esempi per far capire:
A) Un tempo le banche emettevano denaro sulla base dell’oro di loro proprietà, se pur in modo non congruo grazie proprio al sistema di riserva frazionaria,perché emettevano molto più valore in moneta cartacea o virtuale rispetto al corrispondente valore dell’oro, ciò decretò nell’agosto del 1971 l’insostenibilità e quindi la fine ufficiale di questo sistema.
B) Oggi potrebbero emetterlo sulla base del loro patrimonio “reale”, i beni immobiliari dei proprietari della banca tanto per fare un esempio, ho evidenziato la parola reale perché oggi costituiscono patrimonio per le banche anche i depositi dei clienti, che come si può facilmente capire non gli appartengono, e che come abbiamo visto sono più che sufficienti per garantirgli guadagni abnormi.

In questi due casi la banca avrebbe rischiato qualcosa di proprio per avere quei profitti, si sarebbe assunta quello che si chiama “rischio d’impresa” nel caso del sistema appena spiegato no.

Quindi la banca può creare profitti senza rischiare nulla di proprio
Tornando all’esempio del libro si può fare quindi una constatazione molto semplice su questo.
Se in quel processo illustrato dal libro la banca avesse, quelle che si definiscono tecnicamente,delle “sofferenze”, ovvero per capirci, in parole povere, se qualcuno di coloro a cui hanno fatto un prestito si rivelasse in seguito insolvente, cosa comporterebbe per la banca ?
Non una perdita, ma bensì solamente un mancato guadagno !!!
Riflettete bene su questo e pensate invece alle conseguenze che questo comporta per l’insolvente, la banca gli pignorerà tutto anche quei beni considerati essenziali per la vita, quali la casa, parte dello stipendio.
Lo perseguirà vita natural durante nel tentativo di recuperare quel mancato guadagno, il tapino condurrà nella migliore delle ipotesi una vita grama, oppure guardando l’aspetto peggiore si arriverà anche al “suicidio da insolvenza” come lo definiva il Prof. Auriti.
Il tutto per aver causato alla banca un illecito mancato guadagno !!!

Il sistema chiamato riserva frazionaria genera quello che tecnicamente è chiamato “signoraggio secondario” ovvero il guadagno che le banche commerciali realizzano dalla creazione di questo denaro virtuale.
In Europa tale reddito è di circa 9.500 miliardi di euro (http://sdw.ecb.europa.eu/reports.do?node=100000141)
Cifra che assommata ai relativi interessi costituisce il guadagno delle banche commerciali,o meglio ancora è il frutto della rapina che le stesse perpetrano nei confronti della nostra società.


Da tutto questo se ne deduce che il rischio se lo assume chi riceve il prestito, è lui stesso che garantisce il controvalore di quel denaro con il proprio lavoro, con i propri beni, i guadagni certi invece vanno alla banca.
Pensate che in una procedura fallimentare le banche hanno la precedenza sui fornitori sono considerate “creditori privilegiati”.
Quei fornitori che si sono esposti appunto fornendo materiali all’imprenditore e che quindi come lui rischiano in proprio, rimangono nella maggior parte dei casi esposti per un credito che mai sarà pagato, la banca, che come abbiamo visto non ha nulla da perdere, invece viene privilegiata.
Anche questa erronea interpretazione della procedura fallimentare ha come origine e motivazione la non conoscenza(o nel caso peggiore la connivenza) da parte dei legislatori del sistema di creazione del denaro da parte del sistema bancario.
La banca dovrebbe essere solo rimborsata dei costi del servizio offerto all’imprenditore, non del capitale che essa ha creato dal nulla.

Allego anche questo significativo link per far capire come anche noi, oltre il sistema legislativo, non abbiamo ben capito come funziona il sistema:
http://www.newz.it/2010/09/13/firenze-ristoratore-si-suicida-per-i-debiti/63019/
Pensate che paradosso il ristoratore chiede perdono alla banca e scarica la responsabilità del suo gesto sui suoi dipendenti, rei solo di aver preteso i loro compensi.
Forse se avesse saputo come funziona il sistema non lo avrebbe fatto …….voi che dite ?

martedì 24 agosto 2010

Il mio colloquio con Emiliano Brancaccio (economista)

Emiliano Brancaccio economista affermato, autore di vari libri e fra l’altro della lettera dei 100 inviata a tutte le istituzioni a livello nazionale, collaboratore di sky tg 24 .

Segue discussione su facebook con date ed orari (è un pò lunghina ma molto interessante buona lettura)

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 10.40
Ciao Emiliano ti scrivo su consiglio di un comune amico ,che mi ha detto come la tua posizione diverga da quelle della dottrina economica ufficiale.
Ti volevo chiedere la tua opinione su delle anomalie evidenti presenti nel nostro sistema monetario.
Ho letto la lettera dei 200 ,molto interessante condivido molte cose, ho notato parla di "riforma del sistema monetario internazionale" rimarcando le differenze cinesi sulla questione e più di ogni altra cosa parla della difficoltà di pagare il debito contratto dagli stati, io, come molti altri su internet siamo convinti che le due questioni siano “direttamente collegate”, infatti ci sono molti siti di approfondimento e dibattito su questa tematica.
Ti invio questa mia riflessione sull’argomento poi se ti va possiamo entrare nel merito ( scusami per l'estrema semplicità dell'esempio, ma non sono un esperto di economia ,ma un semplice cittadino,ti chiedo cortesemente proprio per questo ad essere il più comprensibile possibile nella tua risposta).
Ti ringrazio anticipatamente e spero di poter avere tue notizie.

Come funziona il nostro sistema monetario e come grazie all’appropriazione indebita da parte della banca del valore del denaro all’atto dell’emissione nasca il debito pubblico.

1)Immaginiamoci un modo agli inizi
Ci sono 5 produttori di beni essenziali:
-Il sig. America che produce grano
-Il sig. Asia che produce carne
-Il sig. Africa che produce frutta
-Il sig. Europa che produce formaggi
-Il sig. Oceania che produce legumi
Nel nostro mondo alle origini il commercio è basato sul baratto, quindi ognuno di noi scambia i propri beni in eccedenza con gli altri per avere tutto il necessario, al termine dei nostri scambi in un esempio lineare avremo che ogni produttore avrà :
20% della produzione di carne
20% della produzione di legumi
20% della produzione di frutta
20% della produzione di grano
20% della produzione di formaggi
Quindi ognuno sarà in grado di soddisfare la propria richiesta di beni essenziali, e da questo esempio si consegue che il potere d’acquisto delle merci è detenuto dalle merci stesse in quanto io Europa per acquistare grano dall’America pago con del formaggio.
Altra considerazione importantissima, avvenuto lo scambio ognuno di noi diviene legittimamente proprietario del bene acquisito in quanto nessuno potrà reclamarne la proprietà, quindi da queste considerazioni appena fatte si trae la conclusione che il potere d’acquisto è generato ed appartiene a colui che produce.

2) Ai giorni nostri
Il sistema del baratto creava delle difficoltà ,io Europa mi dovevo fidare dell’Africa alla quale fornivo formaggio in inverno, che arrivata l’estate e maturati i frutti l’Africa avrebbe onorato il suo debito, e non solo, e se il raccolto fosse andato male, oppure se il lavoro e l’impegno che io mettevo per produrre formaggio fosse maggiore di quello dell’africano con la frutta, e volessi dare a questo mio maggior impegno quindi al mio prodotto un valore diverso.
Per tutti questi problemi occorreva qualcosa che garantisse nel tempo e misurasse il valore delle merci quindi una sorta di ricevuta di garanzia ed una misura del valore.
Ecco che arriva il denaro e con esso le banche:
Esse forniscono questo bene supplementare al commercio in regime di monopolio.
Come ?
Il banchiere da ad ognuno dei 5 produttori la moneta necessaria per i loro scambi mettiamo 100 Euro a testa e chiede loro in restituzione il capitale rivalutato con un 10% annuo di interesse quindi in fondo all’anno ognuno di loro dovrà restituire 110 Euro.
Attenzione perché è avvenuto un passaggio importantissimo il potere d’acquisto è stato trasferito dal prodotto al denaro non uso più il mio formaggio per comprare, ma il denaro
Vediamo cosa succede in fondo all’anno :
sempre facendo un esempio lineare ed uniforme, ogni produttore al termine dell’anno si ritroverà con i 100 Euro iniziali, per i 5 produttori un totale di 500 euro, ma il banchiere ne esige 550 Euro.
Come si può fare a pagare il debito se quei 50 Euro in più non sono stati creati ?
Ricordi il banchiere ne ha stampati 500 su nostra richiesta ed è lui l’unico che li può creare (monopolista).
Mettiamo che restituiamo anche tutto il capitale al banchiere (i 500 Euro) siamo di nuovo senza un Euro e con un debito insoluto per l’interesse non pagato(50 Euro) e cosa ancor più grave visto che come abbiamo detto il potere d’acquisto ora ce l’ha il denaro, e il denaro è di nuovo tornato nelle mani del banchiere adesso lui detiene l’intero potere d’acquisto sulla merce prodotta quindi il frutto del nostro lavoro è adesso di proprietà della banca in quanto unica detentrice del potere d’acquisto.
E noi produttori per andare avanti con il nostro commercio come faremo senza denaro ?
Semplice chiederemo un nuovo prestito e il giro ricomincia e il debito cresce costantemente divenendo un debito inestinguibile quindi una truffa !!!

Nella realtà è leggermente diverso il procedimento, qui ho semplificato per arrivare rapidamente agli esiti del sistema, in realtà la banca non ti fa restituire immediatamente il capitale facendoti rimanere subito senza denaro e quindi palesando immediatamente la truffa, ma ti chiede ogni anno il pagamento dei soli interessi (quello che oggi paga lo stato del debito pubblico “il servizio del debito”ovvero appunto gli interessi senza mai intaccare il capitale), in questo modo la demonetizzazione pianificata e connaturata in questo sistema avviene lentamente e in modo meno evidente, inoltre a differenza dell’esempio lineare fatto per i 5 produttori dove tutti a fine anno avevano gli stessi 100 Euro, il sistema fa sì che magari 3 di quei produttori (America, Europa e Oceania) abbiano ognuno 150 Euro a fine anno e gli altri 2 (Africa e Asia) ne abbiano solo 25 Euro ognuna, in totale sono sempre ovviamente 500 Euro ma distribuiti in modo non omogeneo, quindi i primi 3 produttori (che mettiamo per ipotesi siano anche più istruiti e quindi più capaci di intuire tale truffa) saranno in grado di pagare e giustificheranno così il sistema, sostenendo che funziona, mentre gli altri poveri ed ignoranti subiranno il sistema fino alle conseguenze estreme, come capirai la scelta dei paesi,seppur non precisa, non è casuale.
Quindi il sistema per non rivelare la sua natura truffaldina necessita di una diseguaglianza sociale.
Ovviamente oggi ci sarà qualcuno che ti dirà “non è vero che il sistema del debito crea un debito inestinguibile io ho comprato una casa e l’ho ripagata ed è mia” ma come abbiamo visto guardando globalmente il sistema appena illustrato, tu la casa, quindi il debito l’hai pagato perché ci sono degli insolventi sfrattati che dormono sotto i ponti, o peggio ancora in una capanna di paglia, perché per l’ovvietà del fatto che la banca crea il denaro per il prestito ma non crea quello per gli interessi, ci sarà sempre sul mercato scarsità di moneta rispetto al debito, quindi qualcuno non riuscirà a pagare …….è matematico.
C’è una logica in questo ?
Il banchiere ha svolto un semplice lavoro di stampa che richiede pochissimo tempo e spese, noi produttori invece abbiamo lavorato e faticato un anno intero per la nostra produzione,come è possibile che i frutti del nostro lavoro e della nostra fatica ora gli appartengano?
L’economia quindi la vita della società diviene come il giuoco che facevamo da bambini, girando intorno alle sedie con la musica e quando la musica finisce ….tutti a sedere……tutti meno uno perché le sedie sono una in meno, e così via fino a che tutti saranno eliminati e ne resterà uno solo questo sta accadendo nel nostro cosiddetto mondo civile.


Emiliano Brancaccio 23 luglio alle ore 11.11
Caro Stefano, l'idea che il sistema bancario non crei la moneta necessaria al rimborso totale (caputale + interessi) è stata coltivata per un certo tempo da Augusto Graziani. Per esempio puoi leggere a questo riguardo il suo libro ''La teoria del circuito monetario'' (Jaca Book 1996). Tuttavia se si considera che i circuiti di prestito-produzione-distribuzione-rimborso sono asincroni il problema non è poi così decisivo (se mastichi la modellistica puoi guardare l'appendice I del mio libro ''La crisi del pensiero unico'', Franco Angeli 2010). In entrambi i casi tuttavia è vero che il processo capitalistico può essere attivato dalla sola creazione di moneta bancaria. Il che naturalmente costituisce un tassello del concetto di sfruttamento. Saluti.

N.D.R: Prima considerazione nella mia premessa si evidenziano varie problematiche legate al Signoraggio , il monopolio d’emissione, la proprietà della moneta, l’interesse applicato che causa l’inestinguibilità del debito, la demonetizzazione che avviene attraverso di esso, l’espoliazione del potere d’acquisto , il controllo che si ottiene attraverso il debito creato insomma molti temi di discussione e lui come risponde ?
Affrontando solo “ l’idea ” che il sistema bancario crei meno moneta di quello che è il debito , mi pare già un po’ evasivo , vuole sfuggire ad un dibattito più approfondito.
Nel finale ci da però una dichiarazione importante che apre spiragli nel suo tentativo di non parlare del problema ammettendo che attraverso la creazione di moneta bancaria si attivino processo capitalistico e sfruttamento.
Cerco quindi di incalzarlo e costringerlo ad entrare più nel merito


Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 11.46
Ti ringrazio per la sollecita risposta ,ma temo che non sia riuscito a farti cogliere esattamente la tematica in questione, quindi vedo di essere più preciso e diretto.
Cosa ne pensi delle tesi del Prof. Giacinto Auriti sulla proprietà popolare della moneta, del fatto che la Banca si appropri del valore nominale del denaro creato prestandolo così agli stati in cambio di garanzie fornite dagli stati stessi tramite titoli di debito pubblico ?
In poche parole cosa pensi delle teorie dibattute nei siti dove si parla di "Signoraggio Bancario" ?

Emiliano Brancaccio 23 luglio alle ore 12.07
Era già chiaro l'oggetto della tua domanda. La mia opinione è che i sostenitori del ''signoraggio'' solitamente rimestino in modo un po' confuso questioni ampiamente dibattite nella letteratura eterodossa. Per iniziare a fare ordine, ripeto, il libro di Graziani può essere utile. Per una collocazione politica dei ''signoraggisti'', direi che sono neo-proudhoniani.

NDR Beh se ero chiaro perché evadi nuovamente le risposte limitandosi a definire i signoraggisti un po’ “ confusi “ e dandoci una connotazione politica che non abbiamo.
Le domande poste offrivano di nuovo lo spazio per un dibattito ampio e lui si rifugia di nuovo in calcio d’angolo.
Ma io che so de coccio……..insisto !!!

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 12.22
Vedrò di leggere il libro ,grazie per il consiglio,ma mi piacerebbe avere una tua opinione specifica su fatti precisi.
E' vero o no che le banche centrali creano moneta e la prestano agli stati ?
E' vero o no che la moneta appartiene a chi ne genera il valore con la produzione e non a chi la stampa ?
Scusami l'insistenza ma voglio cercar di capire quale sia la confusione insita in tali tesi
Perchè se è vero ed è logico che la moneta appartiene a chi produce e mettiamo che sia vero che la banca la emette solo prestandola ,viviamo in una realtà rovesciata di 360° da creditori a debitori del nostro denaro.

Emiliano Brancaccio 23 luglio alle ore 12.38
sicché tu pensi che ogni cosa si risolva con banca statale e tassi a zero...

NDR : Noooo !!! Evade ancora, risponde a due domande che prevedono risposta secca ,vero o falso, facendomi una domanda !!!
Sta usando tutte le sue armi di difesa .
A questo punto gli ribadisco il concetto , correggo la risposta alla sua domanda/risposta e gli faccio capire che non mi può prendere per il culo.
Riformulo le domande e gli faccio capire che deve rispondereeve rispondere !!!

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 13.04
Ritengo che se la moneta appartiene a chi produce va ad esso accreditata e non addebitata altrimenti stravolgiamo un principio inequivocabile con tutto quel che ne consegue.
Se la moneta nasce di proprietà di chi la stampa e viene emessa solo prestandola, chi la immette sul mercato a poter di vita e di morte sul mercato stesso, l'attuale situazione di deflazione che più volte è citata nella lettera ne è la prova.
Ricordo la frase di Mayer Anselm Rotschild :
"Datemi il potere di emettere e gestire la moneta di una nazione e me ne infischio di chi fa le leggi"

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 13.07
Ah scusa non banca statale, ne nazionalizzare le banche,ma semplicemente riempire il vuoto giuridico sulla proprietà della moneta all'atto dell'emissione.Penso che applicando la corretta interpretazione giuridica di questo si risolverebbero molte cose.

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 13.18
Dimenticavo.....mi hai risposto con una domanda alle mie domande, rischio di rimanere confuso.
E' vero o no che le banche centrali creano moneta e la prestano agli stati ?
E'vero o no che la moneta appartiene a chi ne genera il valore con la produzione e non a chi la stampa ?
Se ciò è vero viviamo in un sistema fallato nelle origini, quindi per amore della giustizia io vorrei che non lo fosse, poi lascio a voi economisti trovare il modo migliore per applicare il sistema "corretto".

Emiliano Brancaccio 25 luglio alle ore 16.53
1) Vero. 2) Forse vuoi dire ''dovrebbe appartenere''. 3) temo che noi si viva in un sistema ''fallato'' per motivi ben più profondi di quelli evocati dai signoraggisti.

NDR : Dopo 2 giorni di silenzio finalmente risponde !!! Ammette che sono vere le due tesi , colonne portanti della truffa ma ……….cerca però ancora di sviare l’attenzione dal signoraggio introducendo un alone di mistero con quei “ motivi ben più profondi “ …e diccelo cosa sono !!!
Così ci toccherà vedere anche la prossima puntata per conoscere il colpevole.

Ritengo però per noi sufficienti le conferme da lui date:
LE BANCHE CREANO DENARO E LO PRESTANO AGLI STATI
LA MONETA “DOVREBBE” APPARTENERE A NOI CITTADINI
TANTO BASTA PER CAPIRE CHE VIVIAMO IN UNA REALTA’ CAPOVOLTA DOVE DA CREDITORI CI TRASFORMANO IN DEBITORI E QUESTO NON LO POSSIAMO ACCETTARE !!!

Spero che questa ennesima conferma “ autorevole ” serva a togliere dubbi a chi ancora ne ha.
Se ci sarà un seguito vi farò sapere.

domenica 22 agosto 2010

Serata informativa sul signoraggio 12/08/2010 (10° parte)

Serata informativa sul signoraggio 12/08/2010 (9° parte)

Serata informativa sul signoraggio 12/08/2010 (8° parte)

Crisi Grecia

Crisi Grecia
“Quando brucia la casa del vicino è meglio preoccuparsi.”

Sento odore di maiale allo spiedo, il primo dei P.I.I.G.S. è pronto per esser cotto e mangiato.
Per chi non lo sapesse i PIIGS (strana assonanza con l’inglese maiali) sono Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, questo acronimo dispregiativo indica in economia i paesi con i peggiori dati su deficit di bilancio e debito pubblico.
L’Italia ha un debito pubblico superiore di oltre tre volte quello della Grecia (500 miliardi contro gli oltre 1800 dell’Italia), è ai primi posti mondiali per il peggior rapporto debito/pil, ha il più alto debito pubblico mondiale, è in testa alle classifiche di vendita dei CDS (Credit Default Swap) http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/View.aspx?ID=2010020314856114-1.
Per chi non lo sapesse questi derivati(CDS) sono garanzie accessorie ai titoli di stato, vendute da privati, che tutelano gli investitori in caso d’insolvenza dell’ente emittente e Tremonti quindi ha poco da festeggiare per la vendita sul mercato dell’ultima emissione di titoli di stato, acquistati si ma con estrema diffidenza dal mercato.
Ma però noi dobbiamo stare tranquilli, il nostro governo dispensa ottimismo i dati macroeconmici espressi ad uso del potere ci evidenziano solo i nostri lati positivi 0,0… in più di questo 0,00…in crescita per il 2011, a proposito lo sapete che sul controllo dei conti pubblici greci (risultati ampiamente taroccati) era stata data la consulenza alla Goldman Sachs, quella stessa Goldman Sachs che nel 1992 grazie a finanzieri senza scrupoli (Soros) da lei finanziati fece svalutare la lira, consentendo poi con l’aiuto compiacente della politica la svendita del patrimonio pubblico italiano, abbiamo già i ladri in casa, ma dormite sonni tranquilli italiani così loro potranno agire indisturbati.
Il debito greco è posseduto al 50% dalla BCE al 30% dalla Bundesbank e il restante 20% è della Banque de France, lo stato greco prima della crisi ha finanziato molti miliardi per salvare le banche nazionali, gli stati dell’UE ora presteranno alla Grecia denaro che reperiranno sul mercato, con emissione di titoli che per la maggior parte saranno acquisiti dal sistema bancario, per quest’ultimi gli stati UE saranno garanti dell’insolvenza della Grecia e dato che dati alla mano gli specialisti dicono che essendo il prestito al 5% occorrerebbe che la Grecia a livello di PIL crescesse in un modo che nessuno neanche i più ottimisti possono prevedere, cosa accadrà ,semplice la Grecia non sarà in grado di pagare e il sistema bancario avrà creato un nuovo debito che altri paesi dovranno pagare ,Italia compresa per 5 miliardi di euro all’anno.
E tutto questo chi lo ripaga ?
Oggi per primi i cittadini greci con una riduzione degli stipendi del 30% ,stipendi che erano già fra i più bassi ,(650 Euro in meno al lordo della media dei paesi dell’europa a 27), pensioni medie di 700 Euro che si vedranno decurtare circa 200 Euro (famiglie ridotte alla fame), e in una situazione che vede già una disoccupazione giovanile al 27%, .
Dall’altro lato altri paesi che vedranno aumentare il loro indebitamento verso il sistema bancario, quindi perderanno percentuali sempre maggiori della loro indipendenza, della loro sovranità, pronti ad essere “cotti e mangiati” dal sistema.
Morale della favola, il sistema bancario accentua il suo dominio sulla politica, sui cittadini, costringendoli ad immolarsi alla causa del saggio banchiere che però ……..agisce nell’interesse della comunità e per la stabilità del sistema.
Ma veniamo al dunque Papandreu dice “fallimento o sacrifici non ci sono altre strade”.
Sacrifici legati ad un nuovo prestito (110 miliardi), che aumenterà nuovamente il debito greco, è come curare un malato di droga fornendogli le dosi per gli anni a venire.
In Italia abbiamo un debito pubblico che sta aumentando progressivamente senza mai invertire la tendenza (dal 70 ad oggi una media di quasi 50 miliardi l’anno, 13 miliardi nel 1970 oltre 1800 nel 2010).
Questo debito pubblico è posseduto all’86,34% dal sistema finanziario e al 13,66% dalle famiglie,relazione Adusbef 2005 (alla faccia di chi dice che il debito è detenuto dai cittadini!!!).
Tenendo conto che l’83,2% è costituito da titoli a medio lungo termine che danno interessi fra il 3 ed il 5 % , senza tener conto di eventuali rimborsi di capitale(che pur ci sono) e facendo il conto della serva prendendo un 4% di interesse medio, pagheremmo ogni anno oltre 70 miliardi d’interesse.
Tenuto conto del fatto che il debito per sua natura ( dati alla mano per chi non ci crede) può solo aumentare , quanto ancora potremo reggere a pagare anche solo gli interessi ?
Nel frattempo fra crisi, delocalizzazioni, fallimenti, chiusure, diminuisce il prodotto interno lordo e così salta anche quel paravento del patto di stabilità, nato per nascondere il ben più importante problema nudo e crudo, ovvero l’entità del debito pubblico, già oggi il patto di stabilità che imponeva di non superare il 3% ci vede ben sopra il 5%.
Spendo anche due parole per questo assurdo parametro: come abbiamo detto avendo un debito in costante e sistematica crescita, si imporrebbe un pari andamento della produzione nazionale ovvero un costante e continuo incremento della stessa, quindi la logica dice che in questo sistema il debito può anche aumentare, basta che noi lavoriamo e produciamo sempre di più, come è possibile una logica così perversa, non è forse una coercizione ?
Lavora ,corri, produci e non ti dovrai preoccupare dei tuoi debiti, chiamando le cose come si deve questa è schiavitù da debito.
Senza poi considerare che non possiamo aumentare la produzione all’infinito,sia per limiti umani che fisici, il pianeta ne soffrirebbe fino ad esserne distrutto.
Infine tornando alla realtà attuale volendo produrre di più, ne avremmo la possibilità, abbiamo sia il potenziale produttivo le aziende, che le risorse umane i consumatori, quindi abbiamo domanda e offerta le componenti essenziali per far girare l’economia e non siamo ancora ad una saturazione della capacità produttiva o di quella di consumo, però in virtù della mancanza di “dei pezzi di carta”, il denaro, ci viene impedito di produrre consumare insomma di soddisfare le nostre esigenze.
Perché mancano questi pezzi di carta ?
Perché attraverso l’appropriazione indebita della proprietà del denaro all’atto dell’emissione e la sistematica creazione di un debito progressivo ed inestinguibile, il sistema bancario e finanziario regola a proprio piacimento la quantità di denaro presente sul mercato, mantenendolo, a fasi alterne fra crisi e riprese,in una condizione di costante scarsità, all’ovvio scopo attraverso di essa di controllare e soggiogare l’intero pianeta.
Caro Papandreu e colleghi politici europei, la terza via esiste,ed è una vera unione europea che si riappropri della sovranità monetaria, che riporti la politica ad avere il potere decisionale sul suo destino, potendo così svolgere le sue funzioni di politica economica legandole ai veri parametri che regolano l’emissione di denaro ovvero capacità produttiva e di consumo, compatibilmente con il mantenimento dell’ambiente che ci circonda.
Per sollecitare questo atto di coraggio da parte della politica occorre la piena consapevolezza del popolo su quali siano veramente le cause di tutto ciò, una consapevolezza che spinga i politici a fare questo grande passo.
Solo così con il coraggio e la consapevolezza, alla quale ognuno di noi deve dare il suo contributo, affosseremo l’attuale sistema finanziario riconosciuto unanimemente responsabile delle nostre sofferenze, romperemo le catene del debito e potremo vivere una vita che valga la pena di esser vissuta.
Giovanni Falcone disse “Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ne ha …..una volta sola”
Per essere liberi, non più debitori ma creditori del nostro denaro, è l’unica via per evitare un suicidio economico.

Abramo Lincoln “ Si può ingannare tutti per un po’ , qualcuno per sempre, ma non tutti per sempre”

Serata informativa sul signoraggio 12/08/2010 (7° parte)

Come funziona il nostro sistema monetario

Come funziona il nostro sistema monetario e come grazie all’appropriazione indebita da parte della banca del valore del denaro all’atto dell’emissione nasca il debito pubblico.

1)Immaginiamoci un modo agli inizi
Ci sono 5 produttori di beni essenziali:
-Il sig. America che produce grano
-Il sig. Asia che produce carne
-Il sig. Africa che produce frutta
-Il sig. Europa che produce formaggi
-Il sig. Oceania che produce legumi
Nel nostro mondo alle origini il commercio è basato sul baratto, quindi ognuno di noi scambia i propri beni in eccedenza con gli altri per avere tutto il necessario, al termine dei nostri scambi in un esempio lineare avremo che ogni produttore avrà :
20% della produzione di carne
20% della produzione di legumi
20% della produzione di frutta
20% della produzione di grano
20% della produzione di formaggi
Quindi ognuno sarà in grado di soddisfare la propria richiesta di beni essenziali, e da questo esempio si consegue che il potere d’acquisto delle merci è detenuto dalle merci stesse in quanto io Europa per acquistare grano dall’America pago con del formaggio.
Altra considerazione importantissima, avvenuto lo scambio ognuno di noi diviene legittimamente proprietario del bene acquisito in quanto nessuno potrà reclamarne la proprietà, quindi da queste considerazioni appena fatte si trae la conclusione che il potere d’acquisto è generato ed appartiene a colui che produce.

2) Ai giorni nostri
Il sistema del baratto creava delle difficoltà ,io Europa mi dovevo fidare dell’Africa alla quale fornivo formaggio in inverno, che arrivata l’estate e maturati i frutti l’Africa avrebbe onorato il suo debito, e non solo, e se il raccolto fosse andato male, oppure se il lavoro e l’impegno che io mettevo per produrre formaggio fosse maggiore di quello dell’africano con la frutta, e volessi dare a questo mio maggior impegno quindi al mio prodotto un valore diverso.
Per tutti questi problemi occorreva qualcosa che garantisse nel tempo e misurasse il valore delle merci quindi una sorta di ricevuta di garanzia ed una misura del valore.
Ecco che arriva il denaro e con esso le banche:
Esse forniscono questo bene supplementare al commercio in regime di monopolio.
Come ?
Il banchiere da ad ognuno dei 5 produttori la moneta necessaria per i loro scambi mettiamo 100 Euro a testa e chiede loro in restituzione il capitale rivalutato con un 10% annuo di interesse quindi in fondo all’anno ognuno di loro dovrà restituire 110 Euro.
Attenzione perché è avvenuto un passaggio importantissimo il potere d’acquisto è stato trasferito dal prodotto al denaro non uso più il mio formaggio per comprare, ma il denaro
Vediamo cosa succede in fondo all’anno :
sempre facendo un esempio lineare ed uniforme, ogni produttore al termine dell’anno si ritroverà con i 100 Euro iniziali, per i 5 produttori un totale di 500 euro, ma il banchiere ne esige 550 Euro.
Come si può fare a pagare il debito se quei 50 Euro in più non sono stati creati ?
Ricordi il banchiere ne ha stampati 500 su nostra richiesta ed è lui l’unico che li può creare (monopolista).
Mettiamo che restituiamo anche tutto il capitale al banchiere (i 500 Euro) siamo di nuovo senza un Euro e con un debito insoluto per l’interesse non pagato(50 Euro) e cosa ancor più grave visto che come abbiamo detto il potere d’acquisto ora ce l’ha il denaro, e il denaro è di nuovo tornato nelle mani del banchiere adesso lui detiene l’intero potere d’acquisto sulla merce prodotta quindi il frutto del nostro lavoro è adesso di proprietà della banca in quanto unica detentrice del potere d’acquisto.
E noi produttori per andare avanti con il nostro commercio come faremo senza denaro ?
Semplice chiederemo un nuovo prestito e il giro ricomincia e il debito cresce costantemente divenendo un debito inestinguibile quindi una truffa !!!

Nella realtà è leggermente diverso il procedimento, qui ho semplificato per arrivare rapidamente agli esiti del sistema, in realtà la banca non ti fa restituire immediatamente il capitale facendoti rimanere subito senza denaro e quindi palesando immediatamente la truffa, ma ti chiede ogni anno il pagamento dei soli interessi (quello che oggi paga lo stato del debito pubblico “il servizio del debito”ovvero appunto gli interessi senza mai intaccare il capitale), in questo modo la demonetizzazione pianificata e connaturata in questo sistema avviene lentamente e in modo meno evidente, inoltre a differenza dell’esempio lineare fatto per i 5 produttori dove tutti a fine anno avevano gli stessi 100 Euro, il sistema fa sì che magari 3 di quei produttori (America, Europa e Oceania) abbiano ognuno 150 Euro a fine anno e gli altri 2 (Africa e Asia) ne abbiano solo 25 Euro ognuna, in totale sono sempre ovviamente 500 Euro ma distribuiti in modo non omogeneo, quindi i primi 3 produttori (che mettiamo per ipotesi siano anche più istruiti e quindi più capaci di intuire tale truffa) saranno in grado di pagare e giustificheranno così il sistema, sostenendo che funziona, mentre gli altri poveri ed ignoranti subiranno il sistema fino alle conseguenze estreme, come capirai la scelta dei paesi,seppur non precisa, non è casuale.
Quindi il sistema per non rivelare la sua natura truffaldina necessita di una diseguaglianza sociale.
Ovviamente oggi ci sarà qualcuno che ti dirà “non è vero che il sistema del debito crea un debito inestinguibile io ho comprato una casa e l’ho ripagata ed è mia” ma come abbiamo visto guardando globalmente il sistema appena illustrato, tu la casa, quindi il debito l’hai pagato perché ci sono degli insolventi sfrattati che dormono sotto i ponti, o peggio ancora in una capanna di paglia, perché per l’ovvietà del fatto che la banca crea il denaro per il prestito ma non crea quello per gli interessi, ci sarà sempre sul mercato scarsità di moneta rispetto al debito, quindi qualcuno non riuscirà a pagare …….è matematico.
C’è una logica in questo ?
Il banchiere ha svolto un semplice lavoro di stampa che richiede pochissimo tempo e spese, noi produttori invece abbiamo lavorato e faticato un anno intero per la nostra produzione,come è possibile che i frutti del nostro lavoro e della nostra fatica ora gli appartengano?
L’economia quindi la vita della società diviene come il giuoco che facevamo da bambini, girando intorno alle sedie con la musica e quando la musica finisce ….tutti a sedere……tutti meno uno perché le sedie sono una in meno, e così via fino a che tutti saranno eliminati e ne resterà uno solo questo sta accadendo nel nostro cosiddetto mondo civile.
E per favore non illuderti di essere tu quello che rimarrà da ultimo.

Serata informativa sul signoraggio 12/08/2010 (5° parte)

Serata informativa sul signoraggio 12/08/2010 (6° parte)